Giovanni Battista Salvi
|Pittore, esponente dello stile barocco. E’ spesso ricordato semplicemente col nome del suo paese di nascita, Sassoferrato.
Biografia
• 1609 – Nasce nella piccola citta’ di Sassoferrato, nelle Marche.
• 1630 – Dipinge nel convento benedettino di San Pietro, a Perugia.
• 1643 – Completa la pala d’altare di Santa Sabina a Roma, intitolata La Madonna Del Rosario.
• 1648 – Si sposa a Roma, e vive a San Salvatore ai Monti.
• 1649 – Il figlio Francesco viene battezzato a Roma.
• 1683 – Il cardinale Chigi mostra l’autoritratto del Sassoferrato a Cosimo III (ora agli Uffizi)
• 1685 – Muore.
Il Sassoferrato apprende nella bottega del padre, Tarquinio Salvi; resti del lavoro di Tarquinio sono ancora visibili nella chiesa di San Francesco a Sassoferrato. Il resto dell’educazione di Giovanni non é documentata, eccetto il suo lavoro presso la bottega del bolognese Domenichino, che a sua volta fu allievo di Annibale Carracci (circa 1580). Altri maestri da cui apprende e si ispira sono Francesco Albani e Guido Reni, che secondo lo studioso Francis Russell è di maggior ispirazione per il Sassoferrato rispetto a Domenichino, nonostante esso fosse il suo maestro. I suoi dipinti risentono inoltre dell’influenza di Albrecht Dürer, Guercino e soprattutto Raffaello.
Esistono alcune pubbliche commissioni di Sassoferrato, che pare abbia trascorso la prima parte della sua vita lavorativa producendo copie multiple di vario stile di immagini devozionali per committenti privati, una domanda dovuta principalmente alla direzione contro-riformista della Chiesa cattolica.
Il lavoro di Sassoferrato fu tenuto in alta considerazione nella meta’ del XIX secolo. I suoi dipinti furono a volte creduti contemporanei con la scuola di Raffaello.
Il tardo XX secolo vede un revival dell’interesse agli arcaicizzanti dipinti del Barocco italiano grazie alla formidabile reputazione di Guido Reni.
Esistono piu di trecento opere di Sassoferrato nei musei del mondo, inclusa la maggior parte dei suoi rimanenti disegni, conservata nella collezione Reale del Windsor Castle in Inghilterra.
Il suo piu importante e conosciuto capolavoro e’ la pala d’altare della basilica di Santa Sabina all’Aventino, ironicamente un rimpiazzo di una tela di Raffaello.
Salvi Giovanni Battista (detto il Sassoferrato)
(Pittore; n. Sassoferrato 11 luglio o 29 agosto 1606 o 1609, m. Roma o Firenze 8 agosto 1685). Pittore specializzato nel genere sacro, fu più noto con il nome di “Il Sassoferrato”, oggi oggetto di nuova attenzione. La prima tappa della sua riscoperta viene attribuita da François Macé de Lépinay alla Storia pittorica d’Italia dell’abate Luigi Lanzi (➔). La sua ispirazione, tacciata di accademismo e freddezza distaccata, si fonda, attraverso la ricerca di una coincidenza tra naturale e soprannaturale, sull’estasi della controriforma cattolica. Personali sono infatti i panneggi, la collocazione e gli atteggiamenti dei volti e delle figure, l’intensità cromatica, la particolarità della pennellata, la preziosità dei particolari. Numerosissime sono le opere da lui dipinte. Tra queste le più note e significative: la Madonna del Rosario del 1643, in Santa Sabina a Roma, considerata dal Magni il suo capolavoro; una Madonna orante a Santa Chiara di Sassoferrato; un Cristo crocifisso a Castagna di Sassoferrato; un’Annunciazione nel duomo di Camerino; una Vergine col Bambino dormiente, nella chiesa di San Giorgio a Macerata; una Madonna nella chiesa di San Filippo a Recanati; una Madonna in San Clemente a Roma; una Madonna in San Giovanni in Laterano a Roma; una Sacra famiglia nella Galleria Doria di Roma; un Ritratto di monsignor Ottaviano Prati, dall’eccezionale coloristica conservato nella Galleria nazionale d’arte antica di Roma; un Ritratto di cardinale nella Pinacoteca Vaticana; una Madonna addolorata e altre opere alla Galleria degli Uffizi a Firenze; una Madonna alla Pinacoteca Brera a Milano; un Pianto sul Cristo morto nel Kaiser Friedrich Museum di Berlino; una Crocifissione nella Galleria Weber ad Amburgo; una Vergine, Gesù Bambino e San Giovanni Battista al Louvre di Parigi; una Vergine col Bambino dormiente al Prado di Madrid.
Da Dizionario Biografico dei Marchigiani – Edizione Il Lavoro editoriale Ancona – Terza Edizione in DVD – 2007