Prova d’intesa tra Marche ed Umbria
|Gubbio – Un’integrazione territoriale tra Marche e Umbria per delineare strategie di sviluppo e opportunità di crescita: due regioni separate dall’Appennino, ma con problemi comuni.
L’ultima vicenda, quella della crisi dell’Antonio Merloni, ha evidenziato come i territori abbiamo bisogno di interventi sinergici e accordi condivisi per poter puntare su un rilancio produttivo. Vanno costruite relazioni istituzionali e territoriali per sviluppare strategie di rete che rafforzino il tessuto sociale ed economico delle due realtà regionali. Di tutto questo si è parlato, nel pomeriggio, a Gubbio (PG), nel corso di un incontro promosso dal Comune e che ha visto la partecipazione dei presidenti dell’Umbria, Catiuscia Marini e delle Marche, Luca Ceriscioli, insieme a rappresentanti del mondo produttivo e sindacale delle due aree.
“L a strategia nazionale delle aree interne rappresenta una opportunità straordinaria per entrambe le regioni – ha detto Ceriscioli – Nelle Marche ci sono tre aree pilota con progetti che puntano al rilancio dei servizi, dell’economia e delle infrastrutture per le quali sono a disposizione 17 milioni di euro. Un’ulteriore opportunità per le aree di crisi, in particolare per la zona del Fabrianese, viene dalle specifiche risorse disponibili di bandi semplificati finalizzati a creare le migliori condizioni per la nascita di nuove imprese che, per tre anni, ad esempio, nelle Marche non pagheranno l’Irap”.
Relativamente alle infrastrutture, il presidente della Marche ha detto che “l’apertura della Perugia – Ancona costituisce un fattore di sviluppo per entrambe le regioni. Stiamo lavorando per un salto di qualità nei rapporti istituzionali, non solo fra Umbria e Marche, ma anche con la Regione Toscana. Opportunità comuni si aprono anche sul fronte del turismo con il progetto delle Città del Duca, una iniziativa che ha il vantaggio di tenere insieme sia le aree costiere che quelle interne”.
Anche per la presidente Marini “esistono opportunità importanti per lavorare insieme. Il progetto delle aree interne valorizza lo sviluppo degli insediamenti dell’entroterra che, in questo caso, sono quelli dell’Appennino. I temi dello sviluppo, crescita e lavoro non seguono i confini geografici delle nostre regioni. Poter integrare il lavoro che le Marche stanno facendo per il loro territorio e noi per il versante umbro, significa mettere un altro tassello alla collaborazione più ampia che abbiamo avviato e che si muove, per ora, nel solco della Costituzione invariata, ciascuno con le proprie competenze, poteri e risorse finanziarie. Siamo chiamati a coordinare un lavoro comune sui temi della valorizzazione dei territori, della competitività delle imprese, export, internazionalizzazione, puntando sui fattori competitivi, prime fra tutte le infrastrutture, su cui abbiamo già lavorato insieme con la Quadrilatero”.
Renzo Pincini
Ufficio Stampa Regione Marche