La videosorveglianza integrata pubblico-privato e le frazioni al sicuro

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Quest’estate tante – troppe – frazioni sono state vittime di predoni e ladri. Da Frontone a Fabriano, tra tentativi di furti e furti sono stati più di 80 i casi segnalati e/o denunciati. Una piaga che nel pesarese vogliono risolvere investendo su sistemi di video sorveglianza integrata. Il che è molto diverso delle solite telecamere posizionate nei centri urbani.  “E’ un occhio vigile che non si distrae mai, registra le immagini ma sopratutto le incrocia con le banche dati ” lo definisce il capitano Alfonso Falcucci dell’Arma dei Carabinieri di Fano.

Il progetto ha un nome ed è già attivo al nord. Si chiama “Adotta una telecamera” .  In pratica consente a singoli e gruppi di cittadini, imprese, attività commerciale di aderire al progetto e dunque di partecipare finanziariamente all’installazione di telecamere nei luoghi, concordati con la polizia municipale, che ritengono importanti per vigilare sulla propria sicurezza.

furti im casa 4Queste telecamere in realtà sono molto speciali. Non si accontentano di registrare le immagini – il che già di per sé è un’ottimo aiuto –  ma leggono  le targhe dei veicoli e, nel caso transiti un mezzo ricercato, inviano al sistema, in automatico, un allert recepito in tempo reale dalle forze dell’ordine. Per la privacy non ci sono problemi. Le immagini sono solo visionate da Carabinieri e dalla Polizia.

Mentre Fano, invitata ad un tavolo tecnico dalla Prefettura ha già pubblicato un bando – vinto dalla ditta Eurocom di Riccione – e le città di Fossombrone e Pergola sono ad un buon punto nell’iter, il sistema dovrebbe queste settimane approdare sul tavolo dell’U.M. del Catria Nerone (Frontone, SSAbbondio, Cantiano, Cagli, Acqualagna ed Apecchio).

Nel nostro caso  – spiega un abitante vicino a Cabernardi nel sentinate, vittima i primi giorni di giugno di un furto con scasso in pieno giorno – se avessimo avuto anche solo sulla strada provinciale una telecamera inserita in una rete di videosorveglianza pubblica integrata, i ladri non avrebbero avuto scampo. Circolavano su una macchina con una targa clonata  sulla lista nera perché segnalata per rapina a mano armato in ben due altre città“.

Furti 1Un sistema intelligente e soprattutto centralizzato che potrebbe essere d’aiuto nei comuni particolarmente estesi come Sassoferrato, Arcevia e Fabriano ed, in generale, nell’entroterra montano poiché consentirebbe de creare una rete sicurezza senza pesare sui bilanci dei comuni e darebbe l’opportunità alle frazioni di essere incluse in progetti che, di solito, si concentrano  sull’entrata e l’uscita dei centri storici ed ignorano le località isolate.

Inoltre, la sua installazione potrebbe anche essere un obbligo per le società a garantire una copertura totale per la telefonia mobile – troppi i centri che hanno un segnale a singhiozzo – e anche della banda larga. Connessioni fondamentali non solo per il sistema pubblico di videosorveglianza ma anche per chi vorrebbe adeguare la propria abitazione alle più moderne tecnologie.

Véronique Angeletti@civetta.tv

 

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