Una colonna che salva la vita nel cuore del paese
|Sassoferrato – Milano, 29 maggio 2015, ora di cena. Un gruppo di amici fa jogging quando uno di loro, un 48 enne, si accascia colpito da un arresto cardiaco. Monza, 28 luglio 2016, a metà pomeriggio un cinquantenne giace senza conoscenza nella trafficata via Correggio. Pietrasanta, provincia di Luca, 28 agosto, un giovane di 40 anni sta per morire. Oggi tutti e tre sono vivi e raccontano con dovizia di dettagli il loro “incidente”. Ognuno a modo suo insiste sulla bravura dei propri soccorritori e sulla rapidità del 118 ma tutti allo stesso modo incalzano sul fatto che, per fortuna, si trovavano al posto giusto: il milanese vicino a l’Arena di Milano, quello della Brianza nella zona cimitero ed il toscano a due passi dalla Piazza XXIV maggio. Tre luoghi molto speciali perché ospitano un defibrillatore semi automatico esterno d’emergenza pubblico.
Il DAE che, usato con prontezza ed abilità, sta salvando vite in tutta Europa da quando enti pubblici e privati hanno deciso di finanziare delle teche nei luoghi dedicati allo sport o più frequentati. Lo stesso impianto che è stato tenuto a battesimo dal primario di Cardiologia dell’Ospedale Engles Profili di Fabriano, Pietro Scipione, il giorno dell’accensione dell’albero di Natale, giovedì 8 dicembre. Non a caso in via Cavour, strada tra i luoghi più animati del paese, a fianco della filiale di Banca Veneto, e dunque sotto stretta sorveglianza delle sue telecamere di sicurezza.
Un impianto salva vita, dono congiunto della Farmacia Vianelli e della Croce Rossa Locale, installato su suolo pubblico e dunque concesso dall’amministrazione sassoferratese. Fattivamente il comune ha collegato l’apparecchio alla rete elettrica per mantenere al caldo l’aparecchio e garantire che possa sempre essere operativo e pronto all’uso. Si tratta della prima colonnina del genere nel comprensorio montano. È di libero accesso, non ci sono né chiave, né codice, e speriamo farà presto parte di un progetto molto più ampio e stimoli la generosità di altri finanziatori a sostegno di una rete di soccorso diffuso.
Per colpa dell’arresto cardiaco ogni anno, in Italia, circa 60.000 persone muoiono. Spesso succede in un modo improvviso e senza essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. È accertato che un intervento di primo soccorso, tempestivo ed adeguato, contribuisce a salvare fino al 30 per cento in più le persone colpite. In particolare, è dimostrato che la maggiore determinante per la sopravvivenza è rappresentata dalle compressioni toraciche esterne – ossia il massaggio cardiaco – applicate il prima possibile anche da parte di personale non sanitario. Senza queste tempestive manovre, che possono essere apprese in corsi di formazione di poche ore, il soccorso successivo ha poche o nulle probabilità di successo.
“Con questo progetto – spiega il farmacista Luca Antonelli propretario della Farmacia Vianelli – sarà possibile consentire a persone, presenti in paese magari sul posto di lavoro o semplicemente in giro nel borgo, la possibilità d’intervenire nei primi minuti di un’emergenza e di salvare delle vite utilizzando il defibrillatore messo a disposizione. Inoltre spero che sarà uno stimolo a chi ha attività o vive nel quartiere a seguire i corsi della Croce Rossa locale come io stesso e la dottoressa farmacista Carla Calpista abbiamo seguito.”
Véronique Angeletti@civetta.tv
Foto Tiziano Ciocci di Studio Foto Ciocci
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