Il 2017 sarà l’anno della pedemontana?
|Sassoferrato – Il consiglio comunale sentinate diventa il nuovo referente istituzionale della pedemontana Fabriano-Sassoferrato. La civica assise ha votato, giovedì 29 dicembre, all’unanimità, una mozione per la realizzazione della strada sicuramente più richiesta dell’entroterra montano anconetano, se non marchigiano. Strada che vanta un inizio lavori risalente addirittura al 1971 ed un alternarsi di vicende che, con i suoi ponti abbandonati in piena campagne, rimane da trenta anni al top delle grande incompiute.
Con l’anno nuovo, la pedemontana trova un suo convinto paladino nell’amministrazione Pesciarelli che, per chiederne la realizzazione, si basa su due assiomi.
Con il primo, il consiglio mette in evidenza il vuoto viario che si sta creando nel comprensorio che, lato pesarese, sulla carta, vede concretizzarsi il tratto Sassoferrato-Cagli in un progetto definitivo; lato Muccia, iniziare i lavori tra la città della Carta e Matelica e, lato costa, l’ultimazione del raddoppio della SS76.
Il secondo assioma invece evidenzia l’isolamento del sentinate -sopratutto alla luce dei recenti eventi sismici – con la chiusura della gola di Frasassi e la fragilità degli altri accessi viari sia verso Scheggia, che verso Pergola o San Lorenzo in Campo.
Pertanto poggiandosi sulle numerose richieste delle varie associazioni di categorie sopratutto degli industriali, degli artigiani e dei commercianti, la civica assise ha incaricato la giunta di stimolare l’UM Esino Frasassi, l’UM Catria Nerone, i nove comuni dell’area interna pilota Basso Pesarese Anconetano e i comuni di Genga, Fabriano ed Arcevia ad impegnarsi a chiedere al Ministero delle Infrastrutture, all’Anas e alla Regione Marche la realizzazione della pedemontana tra Sassoferrato e Fabriano.
Una decina di chilometri che fanno la differenza per l’accesso ai servizi dei cittadini, per la competitività delle aziende e facilita la mobilità di escursionisti e turisti ed aiuta le attività commerciali. Punto sul quale ha molto insistito il consigliere della lista civica Sergio Carletti .
Un tratto sicuramente molto atteso che però richiede anche una nuova progettazione soprattutto in alcuni punti. Uno per favorire un suo inserimento razionale ed ottimizzato nel paesaggio ma anche perché uno degli snodi principali è collocato in prossimità di Santa Lucia e dunque dell’area archeologica di Sentinum.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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