Di nuovo a casa per un giorno il più prezioso mosaico di Sentinum
|Sassoferrato – Si torna a parlare di Sentinum e dei suoi tesori. Grazie all’Associazione “Sassoferratesi nel mondo” uno dei reperti più significativi e preziosi dell’area archeologica, il grande mosaico policromo di Aion, è tornato a casa, sia pure unicamente come oggetto di una giornata di studi molto interessante e ricca di nuovi spunti, tenutasi sabato 15 luglio nella Sala Consiliare del Comune, dal titolo “Il mosaico sentinate con Aion ed il Nastro di Möbius”. AION convegno 15 luglio 2017
Ha aperto il convegno la dott.ssa Mara Silvestrini, archeologa e vicepresidente dell’Associazione “Sassoferratesi nel mondo”, che ha voluto ricordare brevemente la storia degli scavi – condotti nel sito archeologico fino al 2009, sia pure in modo discontinuo -, ma anche menzionare i reperti più importanti che il sito di Sentinum ha restituito nel corso del tempo, dallo stesso mosaico di Aion al prezioso cammeo oggi conservato al MFA di Boston, dai rilievi mitriaci fino ai resti di una monumentale statua equestre attualmente a Parigi.
Dopo i saluti di rito da parte delle autorità intervenute – il Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, la rappresentante della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Marche Ilaria Venanzoni, il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio regionale delle Marche Daniele Salvi e infine Sandro Belardinelli in rappresentanza della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, sponsor del convegno – si è entrati nel vivo della materia.
Il bellissimo mosaico pavimentale, datato fra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. e rinvenuto nel 1806, è oggi conservato nella Gliptoteca di Monaco di Baviera. Il tappeto musivo ha un emblema centrale che rappresenta il dio del tempo eterno Aion in piedi all’interno di una ruota zodiacale, con ai suoi piedi Tellus – personificazione della Madre Terra legata al concetto di fertilità – circondata dalle quattro Stagioni raffigurate come altrettanti piccoli eroti, ben connotati attraverso i simboli corrispondenti alla rispettiva stagione. Il manufatto, dal punto di vista artistico una delle opere più belle che il mondo romano ci abbia lasciato, presenta aspetti peculiari non ancora completamente chiariti. La ruota mostra, nella disposizione dei singoli segni zodiacali, anomalie che sono state variamente interpretate dagli studiosi e che potrebbero essere attribuite ad un’imperfetta conoscenza dell’esatta successione dei segni, o in alternativa alla volontà di celebrare la dinastia imperiale dei Severi – Settimio Severo e/o suo figlio Caracalla – attraverso l’enfatizzazione dei segni astrologicamente legati alla casa regnante. Una novità, nella storia degli studi rivolti all’interpretazione del mosaico, è insolitamente arrivata dal mondo matematico. Due studiosi – Diego L. Gonzalez e Julyan H. E. Cartwright – hanno individuato, nella ruota zodiacale retta dal giovane dio Aion, la prima raffigurazione del nastro di Möbius, una figura geometrica scoperta nel XIX secolo dal tedesco August Ferdinand Möbius, che costituisce la base di un particolare settore della matematica detto topologia.
Il primo relatore del convegno, Christian Gliwitzky, servendosi di immagini in PowerPoint ha illustrato il ricco patrimonio archeologico ospitato nella Gliptoteca di Monaco di cui è vicedirettore: statue, mosaici – fra cui il “nostro” Aion – e rilievi che vanno dall’età arcaica a quella romana passando attraverso l’epoca classica e il periodo ellenistico.
L’archeologo Enzo Catani si è occupato delle vicende antiquarie del mosaico, descrivendone puntualmente ogni fase della migrazione, dall’atto del rinvenimento in una domus nel 1806 fino al 1828, momento in cui fu donato a Ludwig di Baviera e trasferito a Monaco.
Filippo Venturini, archeologo, nell’attribuire l’eccentrica sequenza dei segni zodiacali ad una precisa scelta del committente dell’opera, desideroso di compiacere la famiglia imperiale dei Severi, ha ipotizzato che il committente stesso possa essere stato Aetrius Severus, ricco e colto sentinate imparentato con l’imperatore.
Diego L. Gonzalez, con l’assistenza di Julyan H. E. Cartwright, ha offerto una nuova chiave di lettura del mosaico riconoscendo un nastro di Möbius nella ruota zodiacale che circonda il dio Aion, e ha dato una breve dimostrazione in cosa consista una superficie non orientabile, vale a dire appunto un nastro di Möbius.
Infine Renzo Ruzziconi, docente di Chimica organica, ha spiegato come nelle formule chimiche alcuni tipi di molecole assumano lo stesso andamento del nastro di Möbius e ne ha evidenziato la presenza anche in moltissimi altri settori della vita quotidiana.
Come testimonianza e ricordo di questa proficua giornata di studi l’Associazione “Sassoferratesi nel mondo” ha voluto che a Sentinum fosse collocato un pannello raffigurante il mosaico di Aion, con l’auspicio che una ripresa degli scavi apporti nuove conoscenze sul manufatto e sull’intera città antica.
Tiziana Gubbiotti@civetta.tv
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