29 luglio, il giorno della liberazione di Sassoferrato
|Nel libro “Sassoferrato, I giorni della Liberazione” scritto da Vitaliano Angelini, Woner Lisardi e da padre Stefano Trojani, pubblicato nella collezione Quaderni di Marche Contemporanee, pubblicazione diretta da Galliano Crinella e da padre Stefano Trojani, si racconta che “fu alle ore 10 del mattino, del 29 luglio 1944 che il primo nucleo di partigiani entrava a Sassoferrato ed un’ora più tardi i tedeschi abbandonavano la città attestandosi a tre chilomeri. Subito dopo giunsero anche gli inglesi dell’ottava armata che però mantennero il loro comando a Fabriano”. Anche se “l’aver cacciato i tedeschi dalla città non significava automaticamente averli messi in fuga. Fu, infatti, necessario organizzare un servizio di avamposti su un fronte piuttosto ampio che andava dal monte Strega al fiume Sentino”.
Per celebrare il 71 esimo anniversario della liberazione di Sassoferrato, il 29 luglio, Alvaro Rossi, presidente dell’Anpi locale organizza una lettura integrale a più voce del libro “ Ricordi della montagna “ di Arnaldo Ciani, il comandante dei cacciatori del Foria” . L’evento si svolge nel cuore del paese, in piazza Castellucci, sui gradini dell’anfiteatro a partire delle ore 17.30.
Sul Libro che scrissi con gli amici si racconta la verità- Quel giorno, e giorni successivi furono per me e gli altri partigiani dello STREGA il giorno più importante della nostra vita- Rivedere i famigliari e Sassoferrato dopo mesi di freddo di neve e di sacrifici fu una gioia ma anche di pericolo perchè i tedeschi tentarono in più posti di rientrare a Sassoferrato- Noi con orgoglio non lo permettemmo. Sassoferrato era LIBERA. Viva l’ITALIA- EVVIVA IL TRICOLORE—–VONERO-