Inaugurazione della Rocca di Rotondo

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Nuovo look per l’antico borgo di Rotondo, il paesino situato sul versante nord-est del Comune di Sassoferrato. Lunedì 10 agosto, alle ore 18,30, verranno inaugurate le opere di recupero della Rocca del luogo, fortezza militare risalente all’XI Sec., e degli spazi urbani del borgo. Una serie di interventi, fortemente voluti dal Comune, per dare lustro ed impulso ad un luogo, che ospita, tra l’altro, il Santuario della Madonna del Cerro, meta continua di visitatori, particolarmente interessante sotto il profilo storico-paesaggistico.
Il recupero della Rocca, o meglio di ciò che rimane di essa, è consistito nel consolidamento della struttura attraverso interventi mirati, nella rimozione delle macerie e della vegetazione che la contornavano e nella messa in sicurezza sia della parte esterna, sia di quella interna, che torna così, dopo tanto tempo, ad essere visitabile. Il costo complessivo dell’opera, realizzata su progetto dell’ufficio tecnico comunale con la consulenza dell’arch. Floriana Priori, è stato di oltre 169 mila euro, di cui 104 mila finanziati dal Gal Colli Esini San Vicino e 65 mila con i fondi comunali. Esecutrice dei lavori la Ditta “Cipriani Costruzioni” di Cerreto d’Esi.
La sistemazione del borgo di Rotondo è consistita, invece, in molteplici interventi finalizzati a migliorarne e riqualificarne gli spazi interni: ripristino dei sotto servizi, recupero delle stradine e delle mura, rifacimento dell’illuminazione pubblica, delle balaustre in ferro e delle pavimentazioni, messa in sicurezza della porta medievale di accesso all’antico borgo.
Tale opera, come la precedente realizzata dall’ufficio tecnico comunale con la consulenza dell’arch. Priori, ha comportato una spesa di 170 mila euro, di cui 120 mila stanziati dal Gal Colli Esini San Vicino e 50 mila finanziati dall’Amministrazione comunale. I lavori di questa seconda opera sono stati effettuati dalla ditta “Cav. Aldo Ilari snc”.
Alla cerimonia inaugurale, organizzata dagli abitanti di Rotondo in collaborazione con l’Amministrazione comunale, interverranno, in qualità di relatori, il sindaco, ing. Ugo Pesciarelli, l’arch. Floriana Priori e l’arch. Alessandra Pacheco della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Antonio Maria Luzi – Comunicato stampa Comune di Sassoferrato

Per approfondire…

Sassoferrato – Sulla Rocca di Rotondo le notizie sono piuttosto scarse: lo storico Pagnani ci dice che il documento più antico riguardante il castello e la fortezza di Rotondo risale al 1078, definita come una delle migliori fortezze del territorio sentinate, nonché una delle più antiche. Anche lo storico Villani cita il documento del 1078 come prima menzione del castello di Rotondo definendolo “ai confini di una serie di terre donate a Fonte Avellana da un certo Sansone fu Corvo di legge longobarda”. In effetti la presenza di Rotondo nei documenti avellaniti continua per diversi secoli, finchè il castello non diviene feudo dei conti Atti di Sassoferrato che procedettero nel corso del XIV sec. al restauro della Rocca e alla costruzione di mura intorno all’abitato: tracce di questi lavori sono testimoniate dalla presenza dello stemma araldico conservato sulla porta d’ingresso del castello. Pagnani scrive inoltre che nel 1477 la fortezza era in mano al celebre umanista Niccolò Perotti anche se il papa Sisto IV gli ordinò di consegnarla al legato della Marca.

montaggio 3Dalla fine del XVIII secolo Rotondo, come gli altri castelli della zona, perde gradualmente importanza e il decadimento istituzionale, militare e difensivo, unito a fattori sociali ed economici, ne provoca il progressivo abbandono con conseguente deperimento delle costruzioni.Nel 1754 già si registra un pronunciato degrado delle strutture difensive e un elevato numero di case fatiscenti o demolite. La Rocca, ormai in grave stato di abbandono, venne restaurata nel 1954 dalla Soprintendenza ai Monumenti di Ancona per evitare possibili danni alle adiacenti abitazioni, ma fu squarciata nella parte superiore da un fulmine solamente pochi anni dopo; la porzione in rovina dell’edificio sarebbe perciò stata smantellata e le macerie inglobate all’interno della struttura residua. Nel corso del 2014 il Comune di Sassoferrato, grazie ai fondi concessi dal GAL Colli Esini nell’ambito del finanziamento relativo ad interventi di “Tutela e Riqualificazione del Territorio Rurale. Interventi di recupero di beni culturali minori in funzione della fruizione turistica”, ha proceduto ai lavori di consolidamento della Rocca necessari per la riqualificazione dell’area che oggi è stata restituita alla fruizione pubblica ed utilizzata come torre panoramica.

Pamela Damiani

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