La notte di Pergola Medievale
|Pergola – Venerdì 21 agosto, dalle ore 17 , settima edizione della serata medioevale, con rievocazione storica dell’arrivo a Pergola delle spoglie dei santi Secondo, Agabito e Giustina, patroni di Pergola. La vicenda si perde nella notte dei tempi. “ Il 1° giugno del 303, dunque più di 1700 anni fa -scrive la storica Marisa Baldelli – Secondo, un giovane romano,venne gettato nel Tevere con una macina da mulino al collo. Era stato condannato al martirio perché convertito al cristianesimo. Il corpo venne ritrovato dopo mesi, ma nonostante il tempo trascorso, venne ritrovato integro e venne sepolto in territorio di Gubbio. Nello stesso terreno vennero sepolti i martiri Agabito e Giustina, figli del re di Spagna. Più di 900 anni dopo venne fondata Pergola e nello stesso periodo sul luogo della sepoltura si verificarono fatti miracolosi. Nacque una contesa tra Pergola Cagli per avere le spoglie dei tre martiri e il vescovo di Gubbio decise di caricarli su u carro trainato da buoi senza guida. Dove i buoi si fossero fermati, lì i tre martiri sarebbero stati sepolti. I buoi si diressero verso Pergola e si fermarono davanti alla chiesa di Sant’Agostino, che divenne poi la cattedrale, e Secondo, Agabito e Giustina divennero i patroni della città”. L’evento sarà rievocato alle 17,45 con la partecipazione della Società Balestrieri e dei Quartieri di Gubbio. Seguirà la messa in cattedrale celebrata dal vescovo Trasartio . La manifestazione ha in programma anche l’apertura di sei taverne nel centro storico (Osteria del Borgo, Osteria Il Cantuccio, Ostello del Viandante, Taverna dell’Indovino, Osteria del Giullar Cortese, Locanda dell’Arciere),mercati medioevali, animazione dell’accampamento militare, spettacoli di circo teatro,esibizione di falconieri, mostre di rapaci, prove di tiro con l’arco, spettacoli itineranti, esibizioni di tiro con la balestra, spettacoli di combattimenti, esibizione degli arcieri di Corinaldo, spettacolo degli sbandieratori e tamburi del gruppo storico di Pergola e dei giullari dell’Allegra Brigata.
Giuseppe Milito