Il precursore della sismologia moderna è Pergolese

Sassoferrato.tv | 7 settembre 2015 | Cronaca, Pergola, Personaggi illustri | Nessun commento

Pergola – Settembre evoca a Pergola il ricordo della crisi sismica del 1997 che causò danni a numerosi edifici pubblici e privati del centro storico e richiese un lungo lavoro di restauro. Pochi però ricordano che proprio un pergolese, Giuseppe Ceramicola, si distinse nello studio dei terremoti al punto da progettare uno strumento in grado di prevederli. Nato a Pergola nel 1879, sin da giovane si dedicò allo studio dei fenomeni sismici e costruì il primo apparecchio elettrosismico nei primi anni del Novecento. Nel 1910 lo strumento venne riconosciuto dall’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica di Roma. In quello stesso anno, Ceramicola fondò l’Osservatorio meteorico-sismico di Pergola. In occasione del violento terremoto che nel 1930 colpì Senigallia, lo studioso decise di concentrare tutto il lavoro sulla costruzione di una macchina che fosse in grado di prevedere gli eventi sismici. La sua teoria era che ogni terremoto era preceduto da una variazione dei campi magnetici e la macchina che costruì segnalava con un certo anticipo queste variazioni, ma aveva bisogno di essere perfezionata. Infatti era in grado di segnalare con l’anticipo di quasi un giorno la variazione del campo magnetico, ma non era in grado di segnalare la zona interessata. Purtroppo il prof. Ceramicola morì nel 1951 senza poter continuare i propri studi e la macchina rimase incompiuta. Le notizie più recenti sull’apparecchio risalgono proprio al 1997, quando sui giornali apparve la storia del professore che prevedeva i terremoti. Si trovava a Pietralacroce a casa di Baldo Ceramicola, figlio del professore. Da allora non ci sono state più notizie anche a causa dello scetticismo che circonda chiunque sostenga che sia possibile prevedere i terremoti.