62 esima Festa dell’Uva
|Arcevia – Un bel traguardo. La 62esima edizione, si terrà da venerdì 25 a domenica 27. La manifestazione, organizzata dal Comune e dalla ProLoco insieme alle tante associazioni del territorio, prevede un ricco programma per un fine settimana tutto da mangiare e da bere.
Si, perché la Festa dell’Uva di Arcevia ha indubbiamente un punto di forza nella qualità del vino e del cibo che offre ai partecipanti nelle sue caratteristiche Locande del Buon Ristoro. E l’enogastronomia di qualità è un tema che ricorre per tutto il fine settimana, anche oltre l’orario dei pasti. Durante la tre giorni infatti sono molti gli appuntamenti, tra convegni e tavole rotonde, dedicati al vino, all’olio, ai prodotti locali e all’intero paesaggio: tutte cose che ad Arcevia non scarseggiano. Il cibo poi diventa anche competizione, costruendo un ponte che lega la festa di oggi alla tradizione contadina e al passato arceviese: la sfida del “piatto povero”. Ogni Locanda presenterà un piatto tipico locale, antico e povero. Insomma una di quelle pietanze che ognuno di noi ha sentito raccontare almeno una volta dai propri nonni. Il piatto verrà assaggiato da una giuria competente e valutato. Tutto questo alle ore 19 di venerdì, il primo giorno di festa, in modo che chi volesse assaggiare il piatto vincitore avrà tutto il fine settimana per farlo.
La tradizione e la sfida sono le altre due caratteristiche di questa manifestazione.
La prima prende corpo nei giochi popolari della morra e della scoccetta che animeranno Piazza Garibaldi nei pomeriggi di sabato 26 e domenica 27.
La seconda raggiunge il suo culmine nell’ultima giornata di festa, durante la gara dei carri allegorici. Per questa competizione viene deciso ogni anno un tema e quello di questo 2015 è “Expo: nutrire il pianeta”. Ancora alimentazione e cibo dunque, tutto torna.
La sfida dei carri è divertente e pittoresca per il pubblico che li vedrà sfilare lungo il corso e arrivare in piazza. Ancora più emozionante poi è accorgersi di quanta passione viene messa per farli e di quanto tempo e lavoro occorrono per realizzare le proprie idee. Chi vive ad Arcevia sa che settembre è il mese della vendemmia, del vino…e del carro dell’uva: intere serate a costruire, dipingere e decorare.
La Festa dell’Uva di Arcevia è sicuramente cambiata negli anni, così come è cambiata la sua popolazione e il suo modo di vivere l’associazionismo. Arcevia ha 18 frazioni e, in passato, tutte (o quasi) avevano un’associazione che si impegnava a valorizzare la propria piccola parte di territorio. Complice, ovviamente, il maggior numero di residenti che aveva il comune montano. Oggi le frazioni si sono un po’ svuotate e qualche associazione, nel corso degli anni, ha mancato l’appuntamento con la festa. Ma in soccorso sono arrivati i giovani e il loro modo di fare associazionismo: noncuranti dei “confini interni” si sono mescolati e hanno dato vita a nuovi gruppi non meno legati al proprio territorio, anzi. Alla Festa dell’Uva attuale tutte queste associazioni coesistono e danno vita a una manifestazione squisitamente in bilico tra tradizione e innovazione, vecchio e nuovo, liscio e rock’n’roll.
Vedere per credere.
Raffaela Cesaretti@riproduzione riservata
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