Il museo delle tradizioni popolari

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Palazzo Montanari, sede di un valido ed interessante museo, è stato da pochi anni ristrutturato con un pesante ritocco nella facciata principale. Un fabbricato che meriterebbe l’attenzione di chi gli compete, un minimo di manutenzione che sembra manchi. Del tetto con i suo coppi “a passeggio” che altro dire. Ben visibile dal parco sovrastante, il tetto, è così da più di tre anni, ma non c’é fretta, sono solo dei coppi che vento permettendo scivolano lentamente. Non vorrei poi credere che in questi tre anni, un premuroso anziano si sia recato nel locale ufficio tecnico comunale e parlato con un geometra per segnalare il tutto.  L’anziano non si sarebbe certamente sentito rispondere che non lo si deve scocciare per queste cose, tanto sotto i coppi di quel tetto c’é della carta catramata. Anche per il noto rigore della precedente amministrazione, il geometra avrebbe sicuramente ringraziato e con solerzia provveduto. Un professionista seriamente responsabile, una persona civilmente educata, non aggredirebbe mai verbalmente chicchessia e tantomeno un anziano pensionato giustamente convinto di rendere un servizio. Nel dubbio, per evitare tentazioni e inevitabili mie reazioni, continuo a coltivare la mia passione di fotografo.
Dimenticavo di dire che le foto del piazzale e dei viali le ho riprese il mattino di domenica 9 maggio, Giornata Porte Aperte dei Musei con l’adesione del Comune alla manifestazione Voler bene all’Italia, finalizzata a far conoscere e valorizzare le proprie attrattive culturali, storiche, ecc…
Alle ore 11 ho accompagnato un amico e la sua comitiva, composta da altre sette persone, a visitare il -mio- decantato museo e arrivati, giusto il tempo del loro ironizzare sulla mancata apertura e su quanto all’esterno si vedeva e poi subito di ritorno. Per mia curiosità (a volte capita di ritrovarle, le chiavi) sono ritornato alle 18.15 e ho trovato di nuovo chiuso.

Giuseppe Giovagnoli

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