Cambio ai vertici dell’Arma dei Carabinieri
|Fabriano – Il Comandante del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Rieti Mirko Boccolini è il nuovo capitano della Compagnia dei Carabinieri di Fabriano. Oggì, lunedì, l’insediamento ufficiale. Prende il posto del maggiore Benedetto Iurlaro che assumerà il comando della Compagnia di Jesi . Mirko Boccolini, 43 anni, nato a Jesi e laureato in Scienze dell’Amministrazione presso l’Università di Siena, si è arruolato nell’Arma nel 1992. E’ stato nominato ufficiale nel 2003. Tanti gli incarichi ricoperti. Nel 2004 è stato trasferito alla Compagnia di Popoli (Pescara) come Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile. Da ottobre 2007 a marzo 2008, è stato impiegato all’estero, a Sarajevo, nella missione “Althea” dell’Unione Europea, come Comandante di Plotone della Compagnia Alpha, incarico proseguito anche nel 2009. Da settembre 2011 a febbraio 2012 è in Kosovo on la missione Nato in qualità di Comandante della Compagnia Alpha nonché Coordinatore dell’attività di cooperazione civile-militare svolta dal medesimo Reggimento.
Approdato a Fabriano, il 17 settembre del 2008, da Capitano, Benedetto Iurlaro lascia la città della carta per la città di Jesi con il grado di Maggiore. “Una mano di ferro in un guanto di velluto” è sicuramente la frase che qualifica la sua azione sopratutto considerando che è stato al comando in un momento delicato per l’intero comprensorio. Un comprensorio indebolito dalla crisi economica e a rischio conquista per malintenzionati e la criminalità organizzata . Con i suoi uomini, il Maggiore Iurlaro ha portato a termine importanti operazioni. L’Arma in questi sette anni ha contrastato lo spaccio di sostanze stupefacenti, tenuto sotto controllo tanti i nostri giovani, impedito truffe e tanti reati predatori fino ad arresti eccellenti. Singolare fu il primo giorno del Capitano Iurlaro a Fabriano dove, in un ufficio che doveva ancora conoscere, ha provveduto a Fabriano, all’arresto di un bosniaco e di un marocchino con precedenti penali; ad Arcevia, di un giovane dedito alla coltivazione di sostanze stupefacenti; a Sassoferrato, di un tunisino che aveva violato il provvedimento di espulsione della Questura di Ancona.
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