Cane abbandonato in strada tra Apecchio e Piobbico: triste storia

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Nella foto un'immagine di repertorio

Nella foto un’immagine di repertorio

Cronaca – Un cane viene spinto e abbandonato lungo il ciglio della strada da un conducente di un’auto di grossa cilindrata, bianca. Non troppo distante, ma neanche troppo vicino dall’episodio, sopraggiunge, in una strada al momento deserta, un’altra auto dalla quale il conducente intravede a fatica la penosa scena, ma si rende comunque conto del gesto, un vero e proprio abbandono. Difficile stabilire, vista la distanza, la razza dell’animale, probabilmente di media taglia, di color marroncino. Intanto il proprietario (almeno stimiamo che lo sia) con il proprio mezzo sfreccia via, mentre dopo qualche istante l’altra auto arriva sul posto. Si ferma. Scende colui il quale da lontano ha captato, intuito la scena. L’intenzione è di soccorrere il cane. Ma dell’animale neanche l’ombra. Lo cerca dieci minuti tra i cespugli, tra le rocce, tra gli arbusti che fiancheggiano la carreggiata. Invano. Teatro dell’episodio, accaduto un giorno fa, un tratto diretto dell’arteria che collega i Comuni di Apecchio e Piobbico. Ora se qualcuno dovesse incontrare un cane in quella zona o nelle vicinanze, quello potrebbe essere davvero il soggetto del triste abbandono. E magari poterlo avvicinare, soccorrere e affidare al canile più vicino. Questo è l’auspicio.

Riflessioni

Naturale chiedersi. Quale sorte si prospetta per l’animale? Ma ancor più dico… Se una famiglia o un singolo individuo non è in grado di tenere il proprio cane, non è necessario che lo abbandoni per strada rischiando che lo stesso vada a finire sotto una macchina o determini gravi incidenti stradali, ma potrà lasciarlo in un canile o a un conoscente affinché il cane possa trovare un nuovo padrone più affettuoso e responsabile di quello che ha deciso di disfarsene.  La soluzione dell’abbandono non può essere giustificata in alcun modo e le persone che arrivano a compiere questo gesto estremo sono pervase da un animo a dir poco malvagio, riprovevole e amorale. Tutto qua.

Guido Giovagnoli

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