Marco Tibaldi, astro nascente del Jiu jitsu brasiliano

Condividi su Facebook

 

marco 2

marco tibaldi 1Cantiano – Ha ereditato la passione per le arti marziali dai fratelli maggiori, oggi è un campioncino del  Jiu jitsu brasiliano o Brasilian Jiu-jitsu, uno sport da combattimento che si specializza nella lotta e in particolare nel combattimento a terra rispetto alla versione giapponese che prevede match in piedi. E’ Marco Tibaldi, in piena fase di preparazione in vista degli Europei che si terranno in Portogallo (Lisbona) dal 21 al 24 gennaio, esattamente all’arena Pavilhao. Marco, 21 anni, cantianese, illustra così questa spettacolare disciplina: “Si combatte sul tatami scalzi e con il kimono attraverso l’utilizzo di tecniche appropriate come leve, chiavi articolari e strangolamenti portando lo scontro al suolo. Si vince per sottomissione dell’avversario ma anche ai punti. Appartengo alla categoria dei pesi piuma, 59,5 chili, e sono cintura bianca con combattimenti che si snodano lungo una durata di sei minuti. Uno sport nel quale la logica, la testa, la tecnica più che la forza, fanno la differenza”. Una passione tutta in casa che coniughi allo studio. “Deriva dai miei fratelli, l’obiettivo ora, anche alla luce degli studi universitari (scienza motorie) è di aprirmi una strada che significa carriera in questo mondo”. Le premesse ci sono tutte visti i risultati. A 16 anni Marco (era il 2009) si è laureato campione europeo a Modena, l’ultimo sigillo è un eccellente sesto posto ai campionati italiani a Roma nell’aprile dello scorso anno dove c’era la crema della disciplina, in mezzo tanti tornei e dimostrazioni in giro per l’Italia. Non mancano i sacrifici: “Con l’Europeo a gennaio mi alleno tre volte al giorno tranne la domenica tra corse, sacco, flessioni, addominali. Senza dimenticare un’alimentazione sana. In mezzo poi c’è lo studio, insomma le giornate sono ricche e dense”. Marco inizialmente seguito dall’allenatore Fabrizio Chiarucci, oggi è guidato da Massimiliano Argentina nella palestra di Cagli. Abbiamo detto dell’Europeo in Portogallo. Con quali obiettivi? “Premesso che ci saranno atleti di livello e fama mondiale, il sogno nel cassetto è quello di qualificarmi per i mondiali di Madrid. Ci proverò con tutte le mie forze”. Il nostro in bocca al lupo è d’obbligo. Chiusura con i ringraziamenti: “In primis la mia famiglia, i miei due fratelloni Gabri e Ale che mi danno sempre bei consigli. Mia mamma che mi sta sempre vicino e la faccio quasi sempre preoccupare per i colpi che si prendono! Ringrazio anche tutti i miei amici, in particolare Egeo Bartolucci, Giovanni Maduri e Marco Lucarini per la forza che mi danno. Ringrazio anche la mia ragazza Miriana Luchetti che mi sta sempre sempre vicino e mi motiva”.

Guido Giovagnoli

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *