Albo artigiani del comprensorio fabrianese, il 2011 si chiude in ribasso
|I dati in nostro possesso relativi all’albo delle imprese artigiane nate e cessate nel corso del 2011 dei seguenti comuni: Fabriano, Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Genga e Serra san Quirico, fanno registrare i seguenti dati complessivi 58 iscrizioni contro 59 cancellazioni.
Analizzando e facendo un raffronto per singole municipalità riscontriamo che Fabriano resta stabile con 32 cancellazioni contro 33 iscrizioni +1, fa un balzo in avanti Cerreto d’Esi con 8 aperture contro 4 chiusure, mentre tutti gli altri comuni fanno registrare un segno meno con Sassoferrato capofila con – 3 ( 14 iscrizioni 17 cancellazioni), Serra San Quirico –2 ( 1 iscrizione contro 3 cancellazioni) ed infine Genga con un – 1 ( 2 iscrizioni contro 3 cancellazioni).
Questo leggero segno meno è in linea con i dati degli anni passati che ha registrato un costante arretramento delle imprese artigiane che risentono del quadro generale di crisi che registra il comprensorio fabrianese, a fronte di un peggioramento del quadro economico generale e locale temiamo che il trend continuerà ed anzì si accentuerà nel corso del 2012.
Analizzando i settori riscontriamo una brusca frenata del settore edile ormai al palo da troppo tempo con ben 25 cancellazioni distribuite equamente su tutto il territorio montano, segue il settore della meccanica, le confezioni tessile abbigliamento che continua la sua parabola discendente e per la prima volta anche il settore alimentare senza il passo, anche se qui la situazione è diversificata da comune a comune.
Registriamo invece un buon andamento dei centri estetici e cura alla persona ed una tenuta del settore degli elettricisti ed attività legate alle fonti rinnovabili, segno questo che nonostante tutto c’è spazio per crescere in questo comparto.
Negli ultimi anni il ridimensionamento del numero delle imprese artigiane è stato significativo e si fa una grande fatica ad andare avanti, sempre più registriamo la scarsa propensione a fare impresa, a fronte di una situazione generale che non facilità gli investimenti produttivi, difficoltà crescenti di finanziamento, troppa burocrazia, assenza d’incentivi da parte degli enti pubblici, elevata tassazione sul reddito delle imprese.
Solo aggredendo con decisione questi limiti strutturali da parte delle istituzioni e con programmate politiche di sviluppo, si uscirebbe dall’empasse attuale.
CNA Fabriano