Nell’arena tra i 4600 cantanti il coro di Sassoferrato

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coroDomenica 24 maggio 2015 il Gruppo Corale Città di Sassoferrato è partito alla volta di Verona per partecipare alla manifestazione “Conto cento, canto pace”, organizzata dall’ASAC Veneta in collaborazione con la Regione Veneto e il Comune di Verona, per celebrare il centenario dell’entrata dell’Italia nel 1° Conflitto Mondiale. Hanno partecipato oltre 250 cori da tutta Italia, con circa 4000 coristi. Il programma prevedeva l’esibizione di alcuni gruppi sul palcoscenico, mentre altri cori erano tra il pubblico, ed altri ancora, tra cui il nostro, sugli spalti. E’ stato chiaro fin da subito, al nostro ingresso in Arena alle 18.00 per le prove, che sarebbe stata una manifestazione imponente, non solo per la straordinaria presenza di tanti cantori, ma anche per la circostanza che si andava a ricordare. L’emozione era già profonda per essere accolti in quello straordinario teatro che è l’Arena di Verona, e alla prima prova di “Signore delle cime”, cantato a cappella da tutti i 4000 coristi, l’emozione è diventata commozione. Quando alle 20.30, dopo le parole di benvenuto e di ringraziamento pronunciate dalle autorità, e dopo l’Inno di Mameli, le prime note del Coro SAT di Trento hanno cominciato a diffondersi, è stato chiaro che non si trattava di un semplice “concerto”, come tanti altri a cui abbiamo partecipato. L’Arena, teatro che ha ospitato tante manifestazioni musicali, si è improvvisamente trasformata in una grande chiesa all’aperto, e quello che si stava celebrando era un rito laico che aveva la stessa solenne sacralità di un rito religioso. I canti degli Alpini, i brani della prima Guerra Mondiale tanto famosi da essere conosciuti da tutti, la Leggenda del Piave, Tapum, Il testamento del Capitano, e poi ancora Và pensiero, ogni singola nota, cantata insieme agli altri o ascoltata, ha avuto il potere di evocare quello che abbiamo di più caro: i ricordi di un nonno, di uno zio, di un parente che ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Ed ecco che, dal fondo di un cassetto, un po’ ingiallite dal tempo, le foto in bianco e nero di quei soldati hanno preso vita, e tutti quei ragazzi sono tornati da noi, in Arena, presenza impalpabile ma viva, e hanno cantato anche loro, con noi, le stesse melodie che avevano tenuto loro compagnia, durante le lunghe marce, nelle notti in trincea, mentre si ricordava con nostalgia la famiglia e, chissà, magari anche una ragazza. I ragazzi soldato, con le loro divise, partiti con l’ardore e l’incoscienza della gioventù, ignari della loro sorte, ma tutti orgogliosi di andare a combattere per la loro Patria. Molti sono tornati, e hanno potuto continuare la loro vita serenamente, molti altri non sono più tornati, e il nostro ringraziamento va a tutti loro. La musica, che non conosce spazio né tempo, ha cancellato in un attimo 100 anni, e ci ha permesso di sentire la presenza di quei giovani accanto a noi, anche in mezzo ai telefonini e ai tablet che incessantemente riprendevano quello che stava accadendo in quella notte magica. I componenti del Gruppo Corale Città di Sassoferrato sono tornati a casa serbando nel cuore un ricordo straordinario, felici di aver avuto la possibilità di vivere una delle esperienze più toccanti e commoventi, e soprattutto unica nel suo genere.

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