È nato in rete il “Comitato Scuole Sicure Centro Italia”
|Lo sciame sismico che dal 24 agosto 2016 sta flagellando il Centro Italia, ha portato alla luce le gravi debolezze strutturali di molti edifici pubblici e privati. Ma è soprattutto sulle scuole che si è focalizzata l’attenzione di tutti, perchè questi edifici, tra tutti, accolgono i nostri beni più preziosi, i nostri figli.
E così a poche ore dai primi momenti di terrore sono sorti spontaneamente in tutto il centro Italia dei comitati Scuole Sicure (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) che oggi si coordinano tutti insieme per dar vita a una pagina su Facebook, il “Comitato Scuole Sicure Centro Italia”. L’obiettivo comune è quello di coordinare le azioni dei vari comitati e dare più forza e rilevanza nazionale alla richiesta di scuole sicure in un territorio a rischio sismico, ottenere la sicurezza di tutte le scuole ma soprattutto ottenere la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e il loro eventuale adeguamento sismico, una cosa che per legge doveva essere fatta già dal 2003 e che riguarda circa 3274 edifici.
Il Comitato chiede che vengano installati subito in tutte le aree interessate i Musp, moduli ad uso scolastico provvisorio. C’è molta apprensione soprattutto dopo che la Commissione Grandi Rischi ha fatto sapere che esiste la concreta possibilità che si possa verificare un nuovo sisma di magnitudo fra 6 e 7, invitando a monitorare dighe e scuole in quest’area del centro Italia.
Chi vive nell’entroterra appenninico sa bene che si tratta di un territorio ad alto rischio, ed è giusto mettere in atto tutte le azioni che possano servire a vivere in un territorio sicuro, ma senza lasciarsi andare alla paura, come ha ricordato in un comunicato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno: “Siamo consapevoli della sismicità del nostro territorio, ce lo dice la storia e gli ultimi eventi ne sono stati dimostrazione: tuttavia ora non possiamo permetterci di vivere in uno stato di allarme perdurante, bisogna mettere in campo tutte le energie e forze necessarie, perché abbiamo di fronte a noi l’arduo quanto importante compito di ricostruire la nostra città. Compito di noi amministratori che stiamo sul posto è di dare risposte certe e veloci ai nostri concittadini, impedendo così di innescare il tarlo di vivere in uno stato di emergenza che diventi veramente cronico“.
La speranza è che si arrivi in tempi brevi ad una seria mappatura della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici pubblici e che vengano poste in essere tutte le azioni volte a ridare la giusta serenità a chi da mesi vive nel terrore.
È in quest’ottica che Venerdì 27 gennaio, presso l’Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto, è in programma un convegno pubblico dal titolo “Terremoto: per non dimenticare. Tra prevenzione e futuro”, perchè è giusto far comprendere alla popolazione che un futuro sereno nasce da un’attenta opera di prevenzione.
Pamela Damiani@civetta.tv
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