Una sosta al Santuario della Madonna del Cerro
|Ci sono paesaggi che raccontano delle storie. Anzi, tante storie. Una rocca, un muro, una finestra spalancata, una porta rattoppata. Storie dove Rotondo, Doglio, Sementana, tanto tempo fa, erano potenti castelli a difesa del territorio dei Longobardi e all’ombra dei quali Villa Radicosa e i paesi di San Mariano e delle Frasca vivevano tranquilli. Poi, una pietra dopo l’altra, le rocche sono sparite e dalle mura castellane gli abitanti ne hanno ricavato le loro case, protetti dal Monte del Doglio, quello che le carte segnano con il toponimo Rotondo e dal Santuario della Madonna del Cerro.
Un luogo in cui in tanti, da ogni dove, vengono a cercare grazie e pace. Un luogo dove, dal XII sec, in molti sono ad averle effettivamente trovate. E’ la storia di un quadro dove una mamma indispettita dal figlio molto vivace chiede al demonio di prenderlo. La mamma pentita invoca allora la Madonna, che con il suo mantello protegge il piccino ed allontana la bestia. E’ anche la storia di un povero ciabattino, gobbo e miserabile che pregò la Vergine per sua figlia, partoriente, che non aveva latte materno. Ottenne il miracolo e si prodigò per ampliare la chiesetta. La Madonna fece allora sorgere l’acqua per aiutare alla costruzione del Santuario.
Su richiesta di devoti della Madonna del Cerro, i locali parrocchiali attrezzati di tavoli e sedie sono di nuovo a disposizione dei pellegrini, dei parrocchiani o di chi vuole fare una sosta al Santuario, visitare Rotondo o passeggiare sul monte. La presenza deve essere autorizzata dal parroco purché la riunione, i festeggiamenti, le attività formative, culturali e ricreative abbiano scopi ed attività ovviamente non in contrasto con gli orientamenti educativi, formativi, pastorali e morali della Parrocchia stessa. Da visitare: la Rocca restaurata, l’Arco della porta d’entrata di Rotondo sormontata da uno dei rari stemmi dei Conti Atti; il Santuario della Madonna del Cerro; la Sorgente miracolosa; il monte Rotondo. Info- 0732 975039
(2 ore15’) Itinerario consigliato:
Dalla Madonna del Cerro scendere la viuzza verso Rotondo; salire nel cuore del paese e passare sotto l’arco con lo stemma dei Conti Atti (XII Sec), raggiungere la Rocca ( 1139 ). Da questo belvedere si vede il paese di Sementana, Monte Sant’Angelo, il Parco Archeominerario della miniera di zolfo di Cabernardi. Scendere dalla parte opposta e risalire fino ad una casa, A destra, prendere il sentiero che s’inerpica sul Monte, seguendo i resti di antiche mura. Arrivati in cima, proseguire sempre dritto fino ad arrivare a Pian dell’Angelo. Per chi vuole godere di un panorama mozzafiato si suggerisce di salire fino in cima (35’). Per chi preferisce un itinerario più corto, oltrepassare la piana dove non è raro vedere gente allenarsi a giocare a golf. Scendere prendendo sempre la stradina di sinistra fino alla Grande Croce di Varagola, girare di nuovo a sinistra, sulla strada asfaltata fino al Santuario .
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