Il Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi festeggia i suoi primi 20 anni

Fabriano – Non passa inosservato il ventennale del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi. Con un cartellone ricco di eventi, il cuore verde delle Marche da sabato prossimo parte alla riconquista di turisti e residenti. La festa, lunga tutto settembre, si svolge ad Arcevia, Cerreto d’Esi, Fabriano, Genga e Serra San Quirico e strizza l’occhio allo Strega, alla riserva del San Vicino e pure al Cucco ed alla vicina Umbria.

Il team che presenta questo speciale anniversario parla di una muta in corso. “Il parco è cresciuto e cambia pelle”. Vestiti con una maglietta dedicata all’aquilotto ferito la settimana scorsa da un bracconiere ed in convalescenza al Cras di Genga, ognuno rappresenta una delle sfaccettature del parco. La politica è rappresentata dal sindaco fabrianese Gabriele Santarelli, assessore dell’Unione Montana; il tempo libero da Paolo Piacentini, il presidente della nazionale Federtrek; la tutela della biodiversità dal presidente del comitato scientifico del Parco Jacopo Angelini, delegato regionale del WWF e l’operatività dal direttore Massimiliano Scotti.

Un connubio mosso da un’altra logica per ambiziosi traguardi: il parco si pone come un cuore pulsante a servizio di un Appennino che unisce paesaggi ed opportunità. E la sua nuova mappa dei sentieri, a breve in vendita, con tanto di App per smartphone, lo dimostra.

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Il cambio di marcia si tocca nell’articolazione degli eventi. Oltre ai 5 comuni, coinvolto Sassoferrato, Legambiente, WWF, i Cai Fabriano e Jesi, ed il Consorzio Frasassi. Ma anche “Lo Spirito e la Terra”, il comitato Avacelli, l’associazione micologica fabrianese. Due date da segnare che danno un idea delle dinamiche in corso: con la comunanza agraria “Le Tre Parocchie” di Genga, il 2 settembre, data di fondazione del Parco, un girovagare sul sentiero dell’Aquila ed il 23 settembre, al palazzo del Podestà di Fabriano una festa con Franco Arminio, poeta, scrittore, filosofo e paesologo, disciplina dove la marginalità dei paesi non è esilio ma spin-off di economie.

Insomma il Parco si apre al comprensorio e lo si vede anche nel logo che veicola questo ventennale. Il Parco e i suoi confini sono al centro degli anelli del tronco di un albero. Il Parco si pone come il  cuore verde a servizio di un comprensorio ricco di natura e di paesaggi.

Tutte le info su www.parcogolarossa.it e pagina fb.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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