Da Borgo Pace a Sassoferrato, un Geoparco grande 18 Comuni
|Apecchio – Si amplia il Geoparco dell’Appennino nord-marchigiano. Ai nove comuni dell’area interna Appennino Basso pesarese anconetano ossia Sassoferrato, Arcevia, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cantiano, Cagli, Acqualagna, Piobbico ed Apecchio si sono aggiunti i comuni d’Isola del Piano, Fossombrone, Fermignano, Urbino, Urbania, Peglio, Sant’Angelo in Vado, Mercatello sul Metauro e Borgo Pace. Il che fa del Geoparco un sito che unisce le cime dello Strega, del Catria, del Nerone, dell’Alpe della Luna ed ingloba la gola del Furlo. Un museo a cielo aperto che si caratterizza da una continua successione stratigrafica di 200 milioni di anni, sede di geositi unici e di un sistema capillare di grotte carsiche. Insomma un unicum pronto a candidarsi a geoparco riconosciuto dall’Unesco.
Il dossier, curato dal dipartimento di Scienze Pure Applicate dell’università di Urbino dal professore di paleontologia Rodolfo Coccioni e dal dottore in Scienze della terra Andrea Mazzoli, sarà pronto a primavera.
Mette in risalto il patrimonio geologico e geomorfologico ed il metodo con cui i 18 comuni – capofila l’Unione Montana Catria Nerone – intendono metterlo a regime a scopo scientifico, turistico e didattico. Metodo che coinvolge anche le scuole del primo grado superiore.
Ragione per cui a Cagli, gli alunni delle medie sono impegnati nella realizzazione del “Sentiero delle Ammoniti”. Parte da Secchiano e s’inerpica verso la cima del Petrano. Mentre questo mese iniziano i studenti delle classi terze di Apecchio e Piobbico con il “Sentiero delle Faglie”. Si trova in prossimità della stretta valle del Rio Vitoschio e delle sue “Porte”, una parete rocciosa verticale in cui il torrente ha scavato uno stretto passaggio.
Studieranno le aree e realizzeranno i pannelli didattici in lingue affinché diventino mete turistiche. Motore della doppia iniziativa è il dirigente acolastico dell’Istituto Comprensivo di Cagli, reggente in quello di Apecchio , Edoardo Virgili, che geologo di formazione, in collaborazione con esperti della facoltà di Geologia di Urbino, ha steso questo progetto di alto valore educativo che fa lavorare i ragazzi sia all’aperto sia in laboratorio. A loro fianco docenti di scienze, tecnologia, inglese. In particolare da due insegnanti laureati in geologia, i prof. Miliffi e Stocchi, e da una docente laureata in ingegneria, la prof.ssa Basili. Coinvolti anche il prof. Menichetti, docente di geologia strutturale e il dott. Mazzoli che hanno inserito anche sessioni con fotografie e drone.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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