Medardoni e Pesciarelli “da impiccare” ma per Zaffiri, “battute” da comizi

Genga – Rapporto al vetriolo tra il sindaco di Genga Giuseppe Medardoni, candidato sindaco del comune delle Grotte di Frasassi per un terzo mandato, e Sandro Zaffiri, consigliere regionale della Lega. Per Medardoni, offensivi sono i i termini utilizzati giovedì 16 maggio dal responsabile Lega regionale nel comizio a sostegno del candidato sindaco di Sassoferrato Giovanni Mezzopera e diffusi in un video sui social.

Zaffiri nell’elencare i vari problemi del territorio dal punto di vista economico (perdita della leadership industriale), depotenziamento della sanità e dopo aver più volte parlato di «scelte scellerate» e di «mancanza di programmazione» si è soffermato sulla viabilità e gli svincoli con la SS76, la direttissima Ancona-Perugia sottolineando che «alla conferenza tra Quadrilatero e il territorio ancora nella fase di progettazione dove si potevano studiare un’uscita ed un’entrata diverse, i sindaci Ugo Pesciarelli e Giuseppe Medardoni si sono fregati di pensare qualcosa di adatto per il comprensorio», ragione per cui «bisogna impiccarli, legarli insieme e fargli altre cose». E sulla pericolosità dell’uscita incalza sul fatto che «il sindaco di Genga non capisce niente e si agita perché si ricandida» per concludere che «hanno costruito un recinto Sassoferrato-Genga poiché non c’è la strada per uscire». Riflessioni «che vanno messe nel contesto di un comizio e della campagna elettorale – insiste Zaffiri – e non devono assolutamente essere interpretate nel senso letterale anzi auguro a tutte e due tanta salute».

Per Medardoni sono «frasi ingiuriose che, dal punto di vista dell’educazione civica – commenta – non riesco ad immaginare come Zaffiri possa fare parte del Consiglio Regionale. In merito mi aspetto un intervento di censura da parte dei suoi colleghi di qualsiasi schieramento politico facciano parte». Il video è stato inviato ad un legale «per valutare le opportune azioni da intraprendere».
Véronique Angeletti@civetta.tv

 

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