Scheggia e Pascelupo: si accenderanno i Focarelli
|Al via domani (18 marzo) i “Focarelli” a Scheggia e Pascelupo in onore di San Giuseppe, San Benedetto e l’Annunciazione di Maria. I festeggiamenti, che si protrarranno fino al 24 marzo, prevedono delle veglie serali all’aperto con l’accensione di un grande fuoco. Falò che rappresenta la distruzione dei rigori dell’inverno e sancisce l’inizio della stagione primaverile. Il punto di accensione, previsto intorno alle 20.30, è al bivio tra Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio. L’organizzazione è a cura della Pro Loco Isola Fossara (tel.338.5035350) che invita a partecipare tutti i cittadini e i turisti che vorranno condividere insieme questo suggestivo “solstizio”. SCHEGGIA: Unito in un unico comune con Pascelupo sin dal 1878, presenta un territorio montuoso. Fu abitato sin dai tempi antichi, quando gli umbri collocarono proprio qui il Tempio Iovis-Penninus, la divinità agreste che usavano venerare. Il paese prendeva allora il nome di “Ad Ensem”, poi cambiato con “Mutatio” nel momento in cui divenne il punto migliore presso cui passare per scavalcare gli Appennini. Rasa al suolo durante le guerre tra Goti e Bizantini, vide i suoi abitanti scomparire nelle cosiddette “luci”, i boschi sacri intorno al Tempio. Ricostruito il paese venne chiamato “Schiza” (vocabolo di origine greca che si traduce in scheggia). PASCELUPO: Edificato dagli eugubini ed in seguito dal Ducato di Urbino quale avamposto ben fortificato, venne sempre usato quale punto di guardia e difesa del territorio orientale dell’allora comune medioevale di Gubbio e di quello meridionale dello Stato di Urbino.