Eletto il nuovo Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Sassoferrato

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scuola di Sassoferrato Brillarelli

Scuole “Brillarelli” Sassoferrato

Il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Sassoferrato inizia il suo settimo anni d’attività. Si sono tenute venerdì 28 ottobre, nei plessi scolastici del Comune, le elezioni per il rinnovo dei componenti l’Assise dei giovani. Alle votazioni hanno preso parte – così come stabilito dal Regolamento che ne disciplina l’attività, approvato dal Consiglio Comunale dei “grandi” sette anni fa – gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado (scuole medie) e quelli delle classi 4^ e 5^ delle primarie (elementari).
Sono in totale quindici, ciascuno dei quali eletto in rappresentanza di ogni singola classe, i componenti del suddetto Organismo, per la cui elezione hanno votato 295 studenti sui 309 aventi diritto al voto. Le operazioni di voto si sono svolte sotto il coordinamento dell’insegnante Maria Casilde Tisi, referente dell’Istituto scolastico comprensivo per tale progetto .
Questi, in ordine alfabetico, i nominativi dei consiglieri eletti: Matteo Albertini (scuola primaria), Valentina Balducci (scuola secondaria), Alessia Caggiati (s.p.), Mattia Cesauri (s.s.), Andrea Ciaboco (s.s.), Andrea Cinti (s.s.), Samuele Di Girolamo (s.s.), Timotei Sorin Dragus (s.s.), Massimiliano Giannini (s.s.), Maria Guerriero (s.p.), Pio Francesco Ioia (s.p.), Sara Lazzari (s.p.), Petra Massaro (s.p.), Chandra Ottaviani (s.s.), Gabriel Tassi (s.s.).
Quindici, come detto, gli eletti, così suddivisi: dieci ragazzi – di cui uno di cittadinanza straniera – e cinque ragazze. I neo consiglieri saranno ora chiamati ad eleggere il sindaco con una votazione a scrutinio segreto, la cui seduta si terrà martedì 15 novembre. Dopo di che il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi sarà operativo a tutti gli effetti.
«L’attività di tale Organismo – spiega l’assessore alla scuola Lorena Varani – è estremamente importante ai fini della formazione dei ragazzi, in quanto contribuisce a responsabilizzarli, a fargli prendere coscienza delle problematiche sociali, culturali e ambientali, a favorirne la partecipazione attiva alla vita pubblica e ad educarli al confronto, al dialogo e al rispetto delle idee altrui. Un’attività che, per produrre risultati sempre più proficui, dovrà essere supportata dalla massima collaborazione possibile tra l’Istituzione scolastica, il Comune e i genitori dei ragazzi».

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