Ma non finisce qui…
Nel Consiglio Comunale di ieri, 22 settembre, il sindaco Pesciarelli ha respinto il punto all’ordine del giorno da noi proposto, ad oggetto: “Richiesta chiarimenti, approfondimenti e verifiche nell’ambito della procedura abilitativa semplificata, per l’installazione di un impianto mini-eolico della potenza di 59,90 KWP in Località Pian di Cerreto”, da noi richiesto per avere chiarimenti e per parlare di un argomento tanto sentito a Sassoferrato come quello dell’eolico, e sentito lo è davvero visto il numero di persone che affollava la Sala Consiliare.
Fortunatamente è stato comunque possibile dibattere sull’argomento, anche se è stato un dialogo unilaterale tra noi e il sindaco, dal momento che nessuno della giunta o dei consiglieri di maggioranza ha speso una seppur minima parola sulla questione, neppure per dare forza a quanto diceva il Sindaco.
Siamo stati accusati per la seconda volta di voler strumentalizzare “una questione tanto seria e delicata”; la prima occasione si è verificata nello scorso marzo quando, sempre per nostra iniziativa, fu presentata in Consiglio Comunale una interpellanza relativa al progetto eolico di Pian di Cerreto (all’epoca il progetto era in Regione per la verifica di assoggettabilità alla VIA) per conoscere non solo l’opinione dell’amministrazione sul progetto, ma in generale per capire quali fossero le scelte politiche di questa amministrazione in merito alla gestione e allo sviluppo economico del territorio montano. Ieri come in passato, il sindaco ha cercato di fare un distinguo tra i giudizi dell’ufficio tecnico e i giudizi politici.
Ma la sostanza è una e una soltanto e cioè che “l’intervento si ritiene assentito per decorrenza dei termini”.
Siamo stati accusati di aver messo in discussione l’operato degli uffici comunali competenti, di aver parlato di silenzio-assenso non previsto a suo dire dalla Procedura Abilitativa Semplificata e di aver fatto riferimento ad un danno erariale che deriverebbe all’Ente senza dare altre precise indicazioni in merito, ma nella realtà dei fatti (come si può leggere nel nostro documento che è agli atti e che alleghiamo qui) noi abbiamo richiesto che il Sindaco (il quale tra le altre cose è anche capo del personale) verificasse e riferisse:
Fortunatamente è stato comunque possibile dibattere sull’argomento, anche se è stato un dialogo unilaterale tra noi e il sindaco, dal momento che nessuno della giunta o dei consiglieri di maggioranza ha speso una seppur minima parola sulla questione, neppure per dare forza a quanto diceva il Sindaco.
Siamo stati accusati per la seconda volta di voler strumentalizzare “una questione tanto seria e delicata”; la prima occasione si è verificata nello scorso marzo quando, sempre per nostra iniziativa, fu presentata in Consiglio Comunale una interpellanza relativa al progetto eolico di Pian di Cerreto (all’epoca il progetto era in Regione per la verifica di assoggettabilità alla VIA) per conoscere non solo l’opinione dell’amministrazione sul progetto, ma in generale per capire quali fossero le scelte politiche di questa amministrazione in merito alla gestione e allo sviluppo economico del territorio montano. Ieri come in passato, il sindaco ha cercato di fare un distinguo tra i giudizi dell’ufficio tecnico e i giudizi politici.
Ma la sostanza è una e una soltanto e cioè che “l’intervento si ritiene assentito per decorrenza dei termini”.
Siamo stati accusati di aver messo in discussione l’operato degli uffici comunali competenti, di aver parlato di silenzio-assenso non previsto a suo dire dalla Procedura Abilitativa Semplificata e di aver fatto riferimento ad un danno erariale che deriverebbe all’Ente senza dare altre precise indicazioni in merito, ma nella realtà dei fatti (come si può leggere nel nostro documento che è agli atti e che alleghiamo qui) noi abbiamo richiesto che il Sindaco (il quale tra le altre cose è anche capo del personale) verificasse e riferisse:
- se gli uffici avessero agito correttamente, per evitare potenziali danni erariali, valutando tutte le carte a disposizione, dal momento che il parere espresso dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche è stato ritenuto non pertinente poiché non contemplato dal tipo di procedura attivata. Ma questo parere, seppur non pertinente, è arrivato perché sollecitato dalla Comunità di Montelago, preoccupata per la compromissione del proprio patrimonio paesaggistico, che ha un valore quantificabile non solo dal punto di vista meramente economico.
- circa il mancato parere espresso dagli uffici comunali competenti dal momento che nel d.lgs. 28/2011 art.6 comma 4 si legge “Se il Comune non procede ai sensi del periodo precedente, decorso il termine di trenta giorni dalla data di ricezione della dichiarazione di cui comma 2, l’attività di costruzione deve ritenersi assentita”.
Ha affermato che abbiamo strumentalizzato la questione e che non esiste il silenzio assenso nella PAS, ma qui si gioca sulla semantica verbale perché dire che “l’intervento si ritiene assentito per decorrenza dei termini” equivale a dire che è stato dato parere affermativo, che è stata data la propria approvazione (secondo il vocabolario) perché è trascorso il tempo previsto, perciò ai nostri occhi la sostanza non cambia!
L’impianto si può fare…secondo l’ufficio tecnico e secondo il sindaco, salvo poi ricordare l’importanza di Montelago come fulcro di uno sviluppo turistico montano, che noi e non solo noi troviamo con progetti industriali di questo tipo, ma noi non ci fermiamo qui!
Comunicato stampa Lista Civica per Sassoferrato
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