Perchè Colorare per divertirsi, deve diventare donare per altruismo

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Sassoferrato – E’ un paradosso ma è proprio la pioggia ad essere la prova  che  Coloriamo 2015 organizzato dall’Avis sentinate è una manifestazione vincente. Perché nonostante nuvole impertinenti e bisbetiche, giovani e meno giovani, non hanno voluto rinunciare domenica 14 giugno  a questa folle e divertentissima passeggiata.
In massa, sotto il loggiato comunale, hanno aspettato che la pioggia desse tregua e poi lasciati liberi nelle strade del Castello si sono dati a sane e belle battaglie colorate. Certo, prima della partenza, ciuffi di capelli dalla tinta stravagante e sbaffi vivi di colori sulle magliette sono stati visti ma non si esclude che la perdita sia più da attribuire ad un problema di sacche mal chiuse che a scherzetti tra concorrenti senza rispetto per i tempi di gara.
Intanto garantiamo che chi ha varcato le porte del Parco della Rocca Albornoz era coloratissimo e si è, con grande dignità, conquistato il diritto a  panini di porchetta e fetta di pane con nutella preparati da una schiera di volontari.20150614_185226
Ed è proprio in quel “nessun è disposto a rinunciare” che va ricercato il segno inconfutabile che l’iniziativa piace ed è vincente.  “Tocca a noi – afferma Lorenzo Luciani, dell’Avis giovani – trasformare ogni partecipante in donatore”. Non nasconde la sua soddisfazione ed ha tutte le ragioni.
“Siamo20150614_185205 orgogliosi della vostra storia”  afferma il sindaco Ugo Pesciarelli  nel suo saluto ai donatori. Una frase corta ma d’effetto che definisce quanto l’opera dell’Avis sentinate non è importante ma fondamentale.

“Tocca a noi – precisa nel suo discorso il presidente Avis Daniele Azzarello –trasformare i corridori in donatori, da partecipanti occasionali a persone impegnate con costanza e continuità nella propria opera di volontariato. A fine 2013, nella fascia d’età 20-55 anni, a Sassoferrato, sulle 3.054 persone recensite all’anagrafe, l’Avis a fine 2014 aveva 482 donatori. Un incidenza del 16 % che è già un bel risultato ma sono valori tutti da incrementare. Perché negli ultimi 4-5 anni le donazioni sono diminuite con un calo del 17 %. Problemi di maltempo, la riorganizzazione del Centro Trasfusionale, la crisi occupazionale… ma dobbiamo rimboccare le maniche. La colpa è tutta nostra. Della dirigenza che non è stata in grado di trasmettere ai donatori il concetto che l’essere associati non è questione di obbligo ma di partecipazione”.

Véronique Angeletti

Per approfondire…

“Perché l’Avis deve crescere nei numeri per riuscire a mantenersi al passo con i nuovi tempi della donazione di sangue ? “ Il mondo cambia – risponde Daniele Azzarello –  e l’Avis deve cambiare. Siamo già al passo con i sms per la chiamata a donare. Una nuova modalità che è merito della segreteria guidata da Fulvio Spreti ottimamente supportata da Michele Carnevale e Giuseppe Zatti. Però il calo delle donazioni comporta l’avere minori rimborsi. Il che ci ha costretto a rivedere alcuni costi tra tutti quello del pacco natalizio, i rimborsi per le visite sia per gli sportivi e per la prevenzione. Il che ci dispiace perché sono momenti in cui ringraziamo concretamente i donatori per il loro impegno. Perché come disse un’anonimo: “i Volontari non sono remunerati – non perché non valgono nulla ma perché sono inestimabili”.

A breve l’elenco delle benemerenze…

 

 

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