Pietro Camilli
|Nasce nel 1897 a Felcioni di Sassoferrato da famiglia umile di otto figli Sebastiano, Pietro, Adalgisa, Dante, Guido, Aminto, Erina e Caterina, tre dei quali emigrati in america nei primi anni del secolo scorso) Suo padre Camillo era proprietario di una piccola fornace di laterizi, situata in prossimità di Sassoferrato vicino al lungo viadotto della ferrovia. Pietro sposerà Maria Andreoli che perderà in età prematura. Da sempre appassionato della vita politica cittadina, sarà sempre esponente di spicco della Sezione Comunisti di Sassoferrato. Lavorerà presso l’azienda paterna. La sua grande passione per l’apicoltura lo farà diventare produttore di miele che alienerà sistematicamente alla Società Dolciaria Ambrosoli di Ronago (Como).
E’ il 13 aprile 1946 quando il Comune di Sassoferrato inaugura la prima legislatura dopo la guerra. Viene eletto Sindaco, nello schieramento di sinistra, con 22 adesioni su 30 Pietro Camilli, una persona giudicata onesta e di buon senso da una larga fascia della popolazione. La guerra ha lasciato l’Italia e la nostra città in precarie condizioni e le risorse, anche in termini di tributi, imposte e tasse sono alquanto modeste. La linea di ricostruzione sarà improntata su provvedimenti di primaria necessità.
Nei primi anni i bilanci, dati i tempi, saranno modesti ma oculati per poi raggiungere cifre più significative verso la fine del mandato. I primi esercizi verranno improntati maggiormente su provvedimenti di carattere sociale come: l’assistenza sanitaria gratuita; verrà istituita una Commissione E.C.A.; molti saranno i lavori di riparazioni di strade; costruzione di cimiteri e acquedotti nelle frazioni; indennità verranno riconosciute ai medici condotti e veterinari e miglioramenti economici al personale comunale. Verranno istituiti i prezzi calmierati sui prodotti di largo consumo.
Le famiglie saranno numerose e quindi molte scuole elementari verranno costruite nelle nostre frazioni. Anche una scuola serale di disegno verrà istituita per gli studenti lavoratori.
Tra le opere più significative portate avanti da Camilli e una Amministrazione sempre attenta ai bisogni della popolazione ricordiamo il Ponte sul fiume Sanguerone, la strada di circonvallazione verso la stazione, nonché quella verso i Felcioni. Queste opere svilupperanno notevolmente il versante ovest di Sassoferrato e si creeranno molti posti di lavoro per la numerosa maestranza disoccupata.
Il 17 giugno 1951 la legislatura volgerà al termine e l’orientamento politico diverrà di centro destra. Verrà eletto Sindato il Dott. Albertino Castellucci con 18 adesioni su 28 votanti.
Il sindaco uscente nella riunione consiliare di commiato, prenderà atto delle parole distese del nuovo sindaco assicurando a questi che la sua categoria sarà sempre a fianco della maggioranza sui problemi di vitale rilievo della comunità e anche l’eventuale critica sarà sempre improntata ad un clima di serenità.